FAQ – Servizi al Cittadino
1) L’ISCRIZIONE AD ENPAPI E’ OBBLIGATORIA?
Si, è obbligatoria per tutti gli infermieri che esercitano l’attività Libero Professionale.
L’iscrizione deve avvenire entro 60 giorni dall’inizio dell’attività L.P.
A tal proposito vi invitiamo a leggere il Regolamento di Previdenza contenuto nel seguente link:https://opi.roma.it/archivio_news/pagine/76/regol amentoPrevidenzaEnpapi.pdfin particolar modo gli artt. 1 e 2 e il documento di variazione dello Statuto ENPAPI al seguente link:http://www.enpapiweb.enpapi.it/LinkClick.aspx?filet icket=XeqOwrERxZo%3D&tabid=435& mid=1226&language=it-IT in particolare l’art. 4.
Per ulteriori info, si può fare riferimento alla Carta dei Servizi ENPAPI cliccando qui (allegato).
2) QUALI SONO I REQUISITI PER RICHIEDERE LA PENSIONE DI VECCHIAIA PRESSO ENPAPI?
Tutti gli Assicurati che, al compimento del 65° anno di età, abbiano maturato almeno 5 anni di contribuzione effettiva presso l’Ente ovvero che, al 57° anno di età, abbiano raggiunto presso l’Ente un’anzianità contributiva non inferiore a 40 anni hanno diritto a ricevere dall’Ente la pensione di vecchiaia. Ulteriori info sono a disposizione al seguente link:http://www.enpapiweb.enpapi.it/Pensionedi vecchiaia/tabid/121/language/en-US/Default.aspx
3) IN QUALI CASI SI PUO’ OTTENERE LA RIDUZIONE DEL CONTRIBUTO SOGGETTIVO MINIMO? 1 gli iscritti che svolgono, oltre alla libera professione, anche attività di lavoro dipendente con rapporto di lavoro a tempo parziale (part-time) con orario di lavoro inferiore o pari alla metà del tempo pieno (riduzione per contestuale lavoro dipendente); 2 gli iscritti che siano rimasti inattivi per almeno sei mesi continuativi nel corso dell’anno solare (riduzione per inattività professionale); 3. gli iscritti che non abbiano compiuto il trentesimo anno di età all’atto della prima iscrizione all’Ente (riduzione per età); 4. gli iscritti, titolari di partita IVA, per i primi 4 anni di iscrizione all’Ente. Le riduzioni non sono tra di loro cumulabili. Le riduzioni si applicano solo al contributo soggettivo minimo. È comunque dovuto il contributo soggettivo calcolato in percentuale sul reddito professionale prodotto. Ulteriori info sono a disposizione al seguente link: http://www.enpapiweb.enpapi.it/Riduzione/ tabid/250/language/en-US/Default.aspx E’ previsto inoltre, l’esonero totale dalla contribuzione, nel caso in cui il lavoratore abbia in essere, un contratto a tempo pieno. Scarica il modulo qui.
Possono ottenere la riduzione del 50% del contributo soggettivo minimo:
4) SONO TITOLARE DI PENSIONE DI VECCHIAIA E VOGLIO CONTINUARE AD ESERCITARE LA LIBERA PROFESSIONE. SONO TENUTO A VERSARE I CONTRIBUTI?
Si, il libero professionista che abbia compiuto 65 anni e che decida di proseguire l’attività libero professionale deve mantenere l’iscrizione all’Ente e versare la relativa contribuzione. In base alle nuove disposizione regolamentari, a partire dal 2012, gli iscritti titolari di un trattamento pensionistico, a prescindere dall’età anagrafica, hanno diritto d’ufficio alla riduzione del 50% del contributo soggettivo dovuto oltre che del contributo soggettivo minimo. Coloro che volessero versare i contributi in misura intera potranno esercitare l’opzione in sede di dichiarazione annuale. I medesimi soggetti hanno anche diritto all’esonero dal contributo integrativo minimo. Per usufruire di tali agevolazioni è necessario comunicare all’Ente la titolarità del trattamento pensionistico nel caso in cui sia erogato da Ente diverso da ENPAPI, compilando e trasmettendo il relativo modulo. I pensionati ENPAPI usufruiranno automaticamente di tale agevolazione contributiva.
5) QUALI SONO LE NUOVE MODALITA’ DI VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI AD ENPAPI DA PARTE DEGLI ISCRITTI? Per permettere il calcolo dell’importo dovuto nella sesta ed ultima rata, la comunicazione dei redditi professionali e dei volumi d’affari prodotti (da effettuarsi attraverso l’Invio del Modello UNI) è fissata al 10 settembre di ciascun anno. Prime cinque rate Gli acconti sono versati in cinque rate da versare entro il 10 del mese di febbraio, aprile, giugno, agosto e ottobre. L’ammontare di ciascuna delle prime cinque rate è ottenuto sommando: Sesta rata L’ammontare della sesta ed ultima rata, da versare entro il 10 dicembre di ciascun anno, è ottenuto sommando: NOTA BENE: SE L’IMPORTO DELLA SESTA RATA E’ SUPERIORE AD € 2000,00, SI PUO’ RICHIEDERE UN ULTERIORE RATEIZZO FINO A 5 MENSILITA’. Totale Nel corso dell’intero anno solare, risultano complessivamente versati: Per il pagamento dei contributi minimi dovuti per l’anno corrente e del saldo dell’anno precedente, l’Ente predispone all’interno dell’Area Riservata i modelli F24 già precompilati con l’indicazione dei dati anagrafici e dell’importo da corrispondere. Per il pagamento della contribuzione relativa ad annualità correnti (2017/2018): PAGAMENTO ATTRAVERSO BONIFICO BANCARIO Ordinante: indicare nome e cognome PER LE MODALITÀ DI VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI ATTRAVERSO IL MODELLO F24, CLICCARE SUL SEGUENTE LINK:http://www.enpapiweb.enpapi.it/Moda lit%c3%a0diversamentoF24/tabid/42 2/language/en-US/Default.aspx
A partire dal 2008 sono variate le modalità di versamento dei contributi previdenziali rendendo così possibile il dilazionamento dei versamenti contributivi dovuti a saldo. L’attuale sistema di pagamento dei contributi annuali a carico dell’iscritto prevede:
Beneficiario: ENPAPI – Via Alessandro Farnese, 3 00192 Roma
Banca: Banca Popolare di Sondrio
IBAN: IT17J0569603211000078900X43
Causale: codice fiscale dell’iscritto, A18
6) LA RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE: QUALI SONO I RIFERIMENTI RELATIVI ALLA RESPONSABILITA’ NELLA L.P.?
Nell’esercizio dell’attività L.P., l’infermiere deve rispettare le norme deontologiche definite nel “CODICE DEONTOLOGICO” e le Linee Guida Comportamentali (SCARICA QUI). L’Ordine vigila sull’osservanza di tali norme a tutela della professione e della collettività applicando sanzioni, in caso di violazione, che vanno dal richiamo alla sospensione fino alla cancellazione dall’Ordine. Dal punto di vista giuridico invece, la RESPONSABILITA’ è stata normata dalla recente Legge Gelli/Bianco pubblicata in G.U. l’8/03/2017 n.24
http://www.gazzettaufficiale.it /eli/id/2017/03/17/17G00041/sge designa una responsabilità civile, penale e per colpa grave nonché l’obbligo di stipula di adeguata copertura assicurativa.
7) QUALI SONO LE MODALITA’ DI ESERCIZIO PROFESSIONALE?
La libera professione può essere esercitata in forma individuale o in forma collegiale (studio associato/cooperativa/azienda).
Chi desidera svolgere la professione in forma individuale, può recarsi presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di riferimento del proprio territorio e richiede l’apertura della P.IVA scegliendo il Codice Ateco 86.90.29 denominato “Altre attività Paramediche indipendenti NCA”. Tale procedura è completamente GRATUITA. Per le altre forme di esercizio, sarà necessario rivolgersi ad un commercialista che dovrà redigere uno statuto e procedere all’iscrizione in Camera di Commercio (Coop/ aziende).
8) SVOLGO ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALE ED HO LETTO DELL’OBBLIGO DI ISCRIZIONE AL SISTEMA TS. VORREI CONOSCERE LE MODALITA’ E LE EVENTUALI CREDENZIALI CHE POTREBBERO SERVIRE PER LA REGISTRAZIONE AL SITO.
Abbiamo risposto a questo quesito in un articolo ben strutturato che mostra anche le tappe di registrazione che potrete trovare a questo link:http://www.nursetimes.org/ liberi-professionisti-incubo-sistema-ts/31860
9) NORME RELATIVE ALLA TUTELA DELLA PRIVACY; COS’E’ IL GDPR (General Data Protection Regulation) E PERCHE’ COMPORTA DELLE SANZIONI A CHI NON LO APPLICA?
Il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati (“GDPR”) dell’Unione europea entrato in vigore il 25 maggio 2018 (“UE”), disciplina il trattamento da parte di un individuo, una società o un’organizzazione di dati personali relativi alle persone nell’UE.
Non si applica al trattamento di dati personali di persone decedute o di persone giuridiche.
Le regole non si applicano ai dati trattati da una persona per motivi puramente personali o per attività svolte in casa, a condizione che non vi sia alcuna connessione con un’attività professionale o commerciale. Quando una persona utilizza dati personali al di fuori della sfera personale, ad esempio per attività socio-culturali o finanziarie, allora la legge sulla protezione dei dati deve essere rispettata.
• Che cosa sono i dati personali?
I dati personali sono tutte le informazioni relative a un individuo vivente identificato o identificabile. Diverse informazioni che raccolte insieme, possono portare all’identificazione di una determinata persona, costituiscono anche dati personali.
I dati personali che sono stati de-identificati, crittografati o pseudonimizzati ma che possono essere utilizzati per ri-identificare una persona rimangono dati personali e rientrano nell’ambito di applicazione della legge.
I dati personali che sono stati resi anonimi in modo tale che l’individuo non è o non è più identificabile non sono più considerati dati personali. Perché i dati siano veramente anonimizzati, l’anonimizzazione deve essere irreversibile.
La legge protegge i dati personali a prescindere dalla tecnologia utilizzata per l’elaborazione di tali dati – è neutrale rispetto alla tecnologia e si applica sia all’elaborazione automatica che manuale, a condizione che i dati siano organizzati secondo criteri predefiniti (ad esempio l’ordine alfabetico). Inoltre, non importa come vengono archiviati i dati: in un sistema IT, tramite videosorveglianza o su carta; in tutti i casi, i dati personali sono soggetti ai requisiti di protezione stabiliti nel GDPR.
Esempi di dati personali
• un nome e un cognome;
• un indirizzo di casa;
• un indirizzo email comenome.cognome@azienda.com;
• un numero di carta d’identità;
• dati sulla posizione (ad esempio la funzione dei dati sulla posizione su un telefono cellulare)
• un indirizzo IP (Internet Protocol);
• un ID cookie *;
• l’identificativo pubblicitario del tuo telefono;
• dati detenuti da un ospedale o da un professionista della salute, che potrebbe essere un simbolo che identifica in modo univoco una persona.
• Che cosa costituisce l’elaborazione dei dati?
Risposta
Il trattamento copre una vasta gamma di operazioni eseguite sui dati personali, anche con mezzi manuali o automatizzati. Comprende la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l’adattamento o l’alterazione, il reperimento, la consultazione, l’uso, la divulgazione per trasmissione, diffusione o altrimenti messa a disposizione, allineamento o combinazione, restrizione, cancellazione o distruzione di dati personali.
Il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) si applica al trattamento dei dati personali, in tutto o in parte, mediante strumenti automatizzati e al trattamento non automatizzato, se fa parte di un sistema di archiviazione strutturato.
Esempi di elaborazione
• amministrazione del personale e amministrazione dei salari;
• accesso a / consultazione di un database di contatti contenente dati personali;
• invio di e-mail promozionali *;
• frantumazione di documenti contenenti dati personali;
• postare / mettere una foto di una persona su un sito web;
• memorizzare indirizzi IP o indirizzi MAC;
• registrazione video (TVCC).
* Si ricorda che per inviare e-mail di marketing diretto, è inoltre necessario rispettare le regole di marketing stabilite nella direttiva e-Privacy.
In allegato il documento:
IL NUOVO QUADRO GIURIDICO DELL’UE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI (SCARICA QUI)
10) POSSO UTILIZZARE IL LOGO DELL’OPI SUL MIO MATERIALE PUBBLICITARIO?
Per l’utilizzo del LOGO OPI, l’interessato deve inviare apposita istanza intestata al Presidente dell’ordine al seguente indirizzo email:info@opivarese.itallegando le bozze del materiale che s’intende utilizzare (brochure, carta intestata, bigliettini da visita ecce cc).
Solo dopo valutazione di suddetto materiale che potrebbe anche comportare la revisione dello stesso, verrà concesso l’utilizzo del LOGO ed inviata l’immagine in formato vettoriale.[espandi]
11) E’ POSSIBILE PER UN INFERMIERE UTILIZZARE INTERNET COME FORMA DI PUBBLICITA’?
[espandi]
Allo stato dell’arte in assenza di norme specifiche, la pubblicità sanitaria attraverso INTERNET dev’essere realizzata sempre nel rispetto dei principi generali in tema di pubblicità “PALESE, VERITIERA E CORRETTA” e nel rispetto delle norme relative alla indipendenza, dignità, onore professionale, segreto professionale, lealtà verso gli utenti e i colleghi, principi cardine dell’esercizio di una professione intellettuale.
12) COME FACCIO A FORMULARE UNA TARIFFA PER PROPORMI? In definitiva possiamo affermare che, a seconda del soggetto giuridico rappresentato (ditta individuale, cooperativa, studio associato, azienda) e del regime di tassazione di cui si beneficia, il 50-70% del ricavo è rappresentato da adempimenti che incideranno sul prezzo finale. Il guadagno invece rappresenta la restante parte.
Il tariffario è stato abolito col governo Monti, ma è facilmente reperibile attraverso i motori di ricerca. Esso attualmente rappresenta un punto di partenza sul quale ragionare per formulare le proprie tariffe che devono tener conto di:
13) LA FATTURA DI UN INFERMIERE LIBERO PROFESSIONISTA PREVEDE L’IVA?
La normativa italiana prevede l’esenzione dall’IVA per le prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione, effettuate da professionisti abilitati. Sono da intendersi professioni sanitarie quelle previste ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, e del decreto del Ministro della sanità 29 marzo 2001 (G.U. n. 118 del 23/05/2001), svolte da operatori in possesso di un titolo abilitante rilasciato dallo Stato. Anche le prestazioni infermieristiche quindi, sono esenti da IVA, come anche sottolineato dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 128/E del 20 dicembre 2011.
Oltre la soglia pari ad E. 77,56 è prevista l’applicazione di una marca da bollo di E. 2,00 il cui n. identificativo dovrebbe essere riportato a penna sulla fattura stessa.
L’unica variazione a questa nota è rappresentata dallo svolgimento di attività a carattere intellettuale, per es. coordinamento, insegnamento, consulenza, che prevedono l’applicazione dell’IVA di LEGGE calcolata sul montante.
14) L’INFERMIERE DEVE STIPULARE UN CONTRATTO SCRITTO CON IL CLIENTE?
COME DEV’ESSERE REDATTO UN CONTRATTO LAVORATIVO DA LIBERO PROFESSIONISTA?
E’ consigliabile che l’infermiere, quando riceve un incarico da un paziente/cliente, rediga un contratto scritto che tuteli sia lui che il paziente, circa eventuali ricorsi che potrebbero verificarsi.
Un contratto può anche essere verbale, ma in caso di sinistro o eventuale ricorso del cliente, la mancanza di uno scritto può mettere in dubbio l’esistenza della prestazione e la data certa di fronte a terzi.
La contrattualizzazione del rapporto professionista-cliente:
Deve contenere
- L’identificazione delle parti (denominazione e ragione sociale, sede legale, partita IVA e rappresentante legale)
- L’oggetto del contratto (chi si impegna a fare cosa) indicato con precisione (sede, orari, …)
- La durata del contratto
- L’entità del compenso e la modalità di determinazione (a progetto, ad accesso, a prestazione, ad ore)
- Le modalità ed i termini di versamento degli onorari, le eventuali penalità, i termini per il rinnovo o la disdetta
- Modalità di composizione delle controversie (foro competente, collegio arbitrale)
- Competenza delle spese di registrazione
In allegato Fac-Simile da utilizzare
15) QUAL È L’ORARIO SETTIMANALE NORMALE DI LAVORO?
E’ quello fissato dalla legge e/o dai contratti fatte salve le 11 ore di riposo obbligatorie.